mercoledì 7 settembre 2016

Avanzamento lavori

Dopo la pausa dedicata all'adeguamento per il passaggio al mondo digitale, sono ripresi i lavori per la parte paesaggistica che collega la parte nord alla parte sud.
In particolare occorreva preparare le spallette per il lungo ponte che scende verso la stazione nascosta sotto la parte nord del plastico.
La spallette sono state costruite con il solito forex utilizzando spessori da 1 - 2 e 4 millimetri.
Le spallette sono state colorate a pennello con colori acrilici, prima dando una passata molto diluita con un colore grigio scuro che ha lasciato un velo di "sporco" all'interno delle fughe e successivamente con diverse passate diluite di grigio chiaro, ed alla fine è stato tutto invecchiato con colori in polvere.







Alcune immagini che si riferiscono alla costruzione della rampa accesso al ponte stradale.















Alcune immagini dei lavori riguardanti la posa della massicciata e della vegetazione













Breve video relativo alla prima prova di circolazione in regime digitale 




Digitalizzazione plastico

Il dubbio mi "frullava" in testa da parecchio tempo, ed era "digitalizzare o restare in analogico ?". Visto che momentaneamente il plastico in via di costruzione funzionava in analogico con gli alimentatori che mi ero costruito molto tempo fa, e visto che non avevo ancora pensato ad una soluzione definitiva, mi sono messo a consultare parecchi siti che trattavano di digitale dove vengono decantate le lodi di questo sistema.
Obiettivamente ho soppesato i pro e i contro e tutto sommato alla luce di quanto letto, e soprattutto per chi inizia la costruzione del plastico credo che la digitalizzazione sia una strada obbligata.
Ho preso la decisione definitivamente di passare al digitale dopo aver visto i video di Renaud Yver che spiegano in modo semplice di che cosa si tratta e di quali benefici può apportare il digitale nella gestione di un plastico.
Dalla decisione di passare al digitale il passo successivo è stato scegliere di quale impianto avrei avuto la necessità. Dato che per la gestione del plastico mi sarei avvalso di un software ad hoc, non avrei avuto bisogno di una centrale di alta gamma, e la mia scelta è caduta sulla Intellibox.com che non ha regolatori manuali ma è dotata di un'interfaccia USB per poter essere collegata al PC.
Nella foto la centrale Intellibox.com della Uhlenbrock in basso a sinistra, al centro i moduli per la gestione degli scambi ed all'estrema destra i 3 moduli per la gestione delle sezioni di blocco.
Entrambi i moduli sono stati forniti in kit dal sito DCCWorld dell'ing. Epifanio Raneri (Nuccio).



Dato che perla gestione della parte del plastico destinata a rimessa e magazzino merci non prevedo di utilizzare un software, mi sono dotato pure di un comando palmare che mi consenta di far marciare le loco su quella parte del plastico; nella foto qui sotto si può vedere il palmare Daisy II sempre della Uhlenbrock.

Alcune foto che mostrano il posizionamento dei moduli nella parte del banco di comando destinato ad accogliere la parte digitale del sistema di gestione.







Digitalizzazione loco

A seguito della ormai irrevocabile decisione di passare alla gestione digitale del plastico, ho provveduto ad iniziare la digitalizzazione di alcune loco in mio possesso.
Dato che si tratta di loco "vecchiotte", non era stato previsto dal costruttore alcuna presa per il decoder digitale e pertanto, dopo aver consultato alcuni siti e con l'aiuto di qualche amico ho smontato i modelli e ho collegato i fili provenienti dalle rotaie e quelli verso il motore con i fili del decoder. Tutto sommato direi che me la sono cavata sufficientemente bene visto che le loco hanno funzionato fin da subito senza dare problemi.
La cosa più noiosa per me è stata invece la configurazione dei vari parametri da memorizzare nel decoder.
Nella foto qui sotto come si presenta la D345 di Roco (modello anni '80 dotato del cosidetto "motorone"), si nota in primo piano il circuito con resistenze e diodi per l'illuminazione e la presa di corrente dalle rotaie. Questo circuito deve essere eliminato per procedere con l'inserimento del decoder (anche per ragioni di spazio).


Particolari del circuito da eliminare




Primo piano del circuito già tolto dalla loco e del decoder Zimo che sarà alloggiato nella loco.

Foto del circuito presente invece sulla E626 Roco (modello fine anni '70)

Particolare dell'interno della V200 di Roco con in primo piano il circuito di cui sopra. In questo caso il modello presente sufficiente spazio interno per poter alloggiare il decoder senza grossi problemi.